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Pescara 01/11/11
 
 
Ora Basta! Jobs non è il Messia
 
 
 
E’ nata una nuova religione: la Chiesa catodica.- Che non rivela il senso della vita, ma ci priva del senso del ridicolo.- Non parlo nemmeno del senso dell’umorismo perché questo è e rimane un privilegio di pochi.- Questa Chiesa si è scelto come inconsapevole e involontario messia (provvisorio, in base ai gusti del mercato) il povero (si fa per dire) o ex-povero, Steve Jobs.- A sua insaputa.-
 
I suoi celebranti, prosternati e adoranti, sono giornalisti, intellettuali, Vip di ogni genere, politici e opinionisti.- I quali, non credendo più a Dio, non è che non credano in nulla ma, come diceva Chesterton, credono a tutto.-
 
Si sono convinti perfino che Jobs sia il Messia: colui che “ha cambiato il mondo
 
D’altra parte nei decenni scorsi alcuni intellettuali, politici e giornalisti avevano acclamato come “salvatori dell’umanità” dei sanguinari dittatori e tiranni, che avevano milioni di vittime sulla coscienza, quindi con quelli di oggi, in fondo, c’è un miglioramento: il buon Jobs non ha mai fatto male a nessuno.-  Ha semplicemente dato sfogo alla sua inventiva, producendo tanti aggeggi elettronici, diventando un grosso industriale e accumulando un patrimonio di proporzioni stellari.- Ma la sua attività industriale, però, non può spiegare lo stupefacente spettacolo di questi giorni, dei giorni trascorsi dalla sua morte.-
 
I Tg che aprivano su Jobs e occupavano mezzo telegiornale, tutte le catene televisive del mondo che celebravano il defunto con tonnellate di incenso, come una divinità dei nostri tempi e poi i programmi della serata che inneggiavano al “grande”, a colui che “ha realizzato il sogno dell’umanità”…e quale sarebbe, questo sogno?... Un telegiornale nostrano del quale non indico la testata, titolò: “E ora?- Come sarà il mondo senza di lui”…..Tranquilli: sarà esattamente come prima.- Poiché l’umanità ha superato persino la scomparsa dell’inventore della lavatrice e dell’inventore della chiusura lampo, ce la farà anche questa volta…
 
Solo che la morte dell’inventore della lavatrice nessuno ha nemmeno dato notizia.- per la morte di Jobs invece siamo stati alluvionati dalle “lacrime” medianiche e non solo.- Come si spiega? Si dice in giro: la sua tecnologia ha cambiato le nostre abitudini.- Benissimo: Ma c’è qualcuno che conosce Padre Eugenio Versanti e Felice Matteucci? Non ve ne abbiate a male, ma non credo.- Nemmeno fra giornalisti e intellettuali.- Eppure questi due uomini hanno veramente cambiato la vita dell’umanità forse anche più di Jobs: hanno infatti inventato e brevettato il primo motore a scoppio.- Auto, moto, aerei e quant’altro vengono da li.-
 
Scusate se è poco: senza di loro andremmo ancora a piedi, o in bicicletta.- Ma restano del tutto sconosciuti e neanche noi italiani, loro connazionali, li riconosciamo come esempio di ingegno nostrano.- Volete un altro esempio proprio nel campo dei computer e di Internet?.- Bene: c’è un tizio che – secondo la mia modesta opinione – è stato molto più decisivo di Jobs nel rivoluzionare i nostri modi di vivere e, guarda caso, è un italiano.- Solo che nessuno lo conosce.- Almeno in Italia, perchè negli Stati Uniti lo conoscono benissimo: si chiama Federico Faggin il quale il 19 Ottobre 2010 ha ricevuto dalle mani di Barack Obama il più alto riconoscimento americano in campo scientifico, la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione….scusate se è poco.-
 
E’ a lui che si deve il progetto del primo microprocessore, cioè quella cosina minuscola che fa funzionare tutti i nostri computer e tutti i congegni elettronici che ci sono in giro.- Credo si possa dire che  senza questa invenzione non ci sarebbero né Internet, né Jobs, né Bill Gates, Né Google, né Facebook, perché non ci sarebbero nemmeno i PC e gli Smart Phone.- E tante altre cose.-
 
Ma in Italia Federico Faggin resta uno sconosciuto.- Non ricordo di aver mai letto un articolo su di lui o di aver visto un programma televisivo che mostrasse questo vanto del genio italiano.- Un altro caso.- Qualcuno conosce Il Dr. Albert Bruce Sabin? Molto pochi, credo.- Eppure è colui che ha realizzato il vaccino antipolio che ha liberato l’umanità, e anche il popolo italiano, dalla terribile poliomielite.- Ebbene, Sabin che poteva diventare miliardario con la sua scoperta, non ne ricavò neanche un dollaro.- Rinunciò, infatti, a brevettarla, e sfruttarla in senso commerciale perché il prezzo del “suo” vaccino, era alla portata di tutti.-
 
Disse: “Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto.- E’ il mio regalo a tutti i bambini del mondo”..
 
Sabin era ebreo e aveva avuto due nipotine uccise dalla SS.- Nel suo cuore c’erano i tanti innocenti che soffrivano ingiustamente.- Non vi sembra un “grande”? Non vi sembra che abbia fatto una cosa immensa per l’umanità?.- Eppure alla sua morte nel 1993, non si sono fatte paginate di giornali, né editoriali dove si diceva che era stato un uomo che aveva cambiato il mondo.- Di esempi ce ne sono tanti, ma proprio tanti.- E tutti dimostrerebbero che non si spiega l’enfasi mitologica dei media, i titolo messianici e queste ovazioni planetarie per Steve Jobs.-
 
Il Corriere della Sera, per fare solo un esempio, affidò in quei frenetici giorni, e giusto per non far mancare niente a noialtri ignoranti della carta stampata che si può fare solo al Nord, l’editoriale a Beppe Severgnini il quale occupò ben otto pagine al decesso per dare al mondo le due fondamentali notizie: 1) “il primo portatile l’ho acquistato in California (e chi se ne frega!): 2) “il mio primo computer è stato Un Macintosh e ci ho scritto il mio primo libro (secondo chi se ne frega).- Oltretutto questa seconda notizia potrebbe pesare sulla coscienza di Jobs come un macigno e fargli venire sensi di colpa post-mortem…
 
Perfino giornali di sinistra hanno partecipato alla devota processione con turiboli per la mitizzazione di Jobs, sebbene sia un simbolo del grande (e odiato) capitalismo.- “Il Manifesto” lo ha definito “un borghese rivoluzionario” …il che , per un comunista è una contraddizione in termini…lasciamo perdere.-Di questo passo finiremo per mitizzare pure Berlusconi.-
 
Anche “Avvenire” il quotidiano ufficiale della CEI, ha dedicato a Jobs un articolo con foto in prima e all’interno addirittura quattro pagine.- E allora facciamo un po’ di polemica e diciamo che queste cose lasciano quantomeno un po’ perplessi considerato che ci sono tantissimi missionari che donano la loro vita intera, fin da giovani, per assistere gli ultimi della terra, in condizioni durissime e la loro morte non è segnalata da nessuno.- Proprio da nessuno.-
 
Ma io continuerò a pensare che la loro vita testimonia qualcosa o Qualcuno e che i veri maestri siano loro e non le banalità espresse da Jobs nei mesi precedenti la sua dipartita.- ve ne cito qualcuna. “…nella vita tutto serve..”…”bisogna credere in qualcosa”….”quando la vita vi colpisce con una bastonata, non scoraggiatevi..”…nessuno vuole morire, ma alla morte nessuno è sfuggito…”.- Non c’era bisogno di Jobs per questa sfilza di perle di saggezza che mia nonna mi sciorinava continuamente circa 40 anni fa….-
 
 
Certo, Jobs è stato un uomo del nostro tempo, non posso negarlo.- E’ stato e resterà un bravo inventore ed un industriale geniale e di talento.- Anche un tipo simpatico e tosto per come ha affrontato la sua malattia.- Ma, sinceramente, non mi pare che abbia rivoluzionato la storia umana.- Nemmeno un Filosofo.- Le sole due frasi suggestive da lui pronunciate nel famoso discorso di Stanford non sono sue: sono citazioni e lui lo disse esplicitamente che non erano sue…”Continuate ad avere fame.- Continuate ad essere folli” è una frase del “Whole Earth Catalog” di Steward Brand , mentre”…vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo” è un pensiero della spiritualità cristiana che Jobs lesse quando aveva 17 anni in forma di battuta umoristica.-
 
Jobs è stato semplicemente un creativo e un grosso industriale.- Non facciamone un Messia.- E smettiamola di creare miti per colmare il nostro vuoto.- Jobs non è il Messia.- Ma solo Lui, il vero Messia ha cambiato il mondo e nessun altro.- Spero solo che il buon Jobs, trovandoselo di fronte, non ci rimanga male.-
 
 
 
Roberto Matera (Lex mea Lux)
 
02/11/2011
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