Pescara 19/12/2011
Grazie a tutti voi!
Grazie, grande famiglia Agnelli, nobile e industriosa stirpe piemontese, degni discendenti dei vostri e - solo vostri avi- stirpe di “liberatori” e patriottici anche, i quali non seppero resistere al “grido di dolore” di tanta gente cosi diversa da loro.-
Grazie per quanto avete fatto e state continuando a fare e che farete domani, spinti da irrevocabili e invincibili ideali.- Grazie per quanto avete fatto e state facendo per questa Patria immemore e ingrata!
Grazie sin da quando, in anni lontani, il “siur Giuvanin” ebbe la nobile e disinteressata idea di mettersi a disposizione della Patria in pericolo e fornì armi e mezzi allo sbrindellato Esercito di allora, di quell’Italietta in guerra (la 1a°) per scrollarsi di dosso l’insostenibile giogo austro-ungarico….sebbene nessuno dei vostri nobili, industriali e industriosi rampolli, impugnò mai un’arma, e nemmeno vide mai una caserma, e che nessuno insegnò loro cosa fosse combattere in trincea, sugli altopiani o sulle cime del Sabotino, del Monte Grappa e del Monte San Michele…e men che meno si sognarono di andare all’assalto, ovvero al massacro, al grido di “Avanti Savoia!”
Bastavano i cafoni abruzzesi, campani, calabresi o pugliesi, oppure gli studenti toscani e i loro e nostri insegnanti, tutti volontari, oppure gli artigiani o i cavatori di pietre friulani…
Grazie per il benessere che da allora corre a fiumi e che avete diffuso in tutto il Paese, con il disinteressato e volontario aiuto dei semi-schiavi meridionali (i “terroni”, come amabilmente e affettuosamente continuate a chiamarli) anche quando, sebbene completamente alfabetizzati, potevano dormire sulle panchine o nei parchi pubblici di Torino o alla Stazione ferroviaria di Porta Nuova .-
Grazie anche da parte di quanti non potevano entrare in quelle trattorie e locande laddove era chiaramente proibito “l’ingresso ai cani e ai meridionali”.- Era giusto, dopotutto.-
Grazie per averci industrializzati e traghettati nel mondo civile e per aver tanto lavorato, tutti voi, per farci annoverare tra i cinque Paesi più industrializzati d’Europa.-
Grazie per aver costruito quei treni, che allora si definivano “della speranza” ma che per migliaia di loro, nuovi viaggiatori con la valigia di cartone, costituì il punto di non ritorno.- Grazie per quelle e queste meraviglie della tecnica e del progresso che permetteva loro e noi di andare su e giù, casomai stipati come animali, ma sempre tra i Paesi più industrializzati.-
Grazie a voi e a coloro che hanno contribuito col vostro disinteressato aiuto, seppure tappandosi il naso, sapendo da romana memoria che il denaro non ha odore né colore, né dialetto, né tradizioni; il denaro non parla, non ride e non piange.-
Il denaro è muto.-
Grazie per aver saputo, voi nobili atei e massoni, districarvi con la dittatura fascista, fracassona e ciarliera, più da operetta che da costruttrice di una Nazione, per aver saputo, in mezzo a un mare di denaro e di affari e sul quale, unici, avete saputo restare a galla.-
Grazie per aver collaborato a far morire, con i vostri mezzi inadeguati, la meglio gioventù italiana di allora, con quelli che avete spacciato per Carri Armati, ma che gli Inglesi, dotati da sempre di un sano senso dell’umorismo, definivano affabilmente “scatolette di carne”.-
Grazie per la “Ricostruzione” che avete collaborato a mettere in piedi assieme ad una classe politica illiberale e cialtrona e che si definiva “cristiana” e che ha finito per far morire di crepacuore quelli che cristiani lo erano per davvero.- Grazie per questa Ricostruzione che avete attuato con l’aiuto dei nuovi schiavi del Sud, figli di quelli di prima.-
Grazie per gli impianti industriali al Sud, a Pomigliano d’Arco, a Termini Imerese, a Melfi e a per tutti quelli riportati altrove.-
Grazie per questa immeritata ricchezza caduta su questi fannulloni, cialtroni, ignoranti e parassiti, palla al piede dell’italico benessere inventato lassù al Nord.-
Grazie lo stesso !.-
Grazie anche per l’oggi: grazie infinitamente per aver chiuso “solo” Termini Imerese.-
Per quanto mi riguarda potete andare in qualche altro Paese anche subito… Grazie da parte di tutti coloro – e da parte delle loro famiglie – perché hanno avuto immeritatamente tutto questo tempo per lavorare e rimanere nel luogo in cui uno desidera stare, visto che aloro, avete portato via tutto e da tanto tempo.-
Grazie per essere gli araldi della Bestia e della Crisi che tanto bene ci farà, visto che siamo vissuti impunemente al di sopra dei nostri mezzi.- Ma ci avete detto voi di consumare, o no?...
Grazie perché ci consentite di partecipare, pagando, alla Seconda Ricostruzione.-
Grazie per averci fatto sapere che i costi della Politica non possono essere toccati e che tocca a tutti “gli altri”.- Grazie per averci aiutato a scoprire che, in una democrazia compiuta, la proprietà è un furto come diceva il vostro amico Proudhon…e che chi investe in una casa deve continuare a pagare sino alla fine dei tempi.-
Grazie per averci regalato un sistema nel quale l’evasore fiscale non viene punito ma il pensionato che sbaglia la propria denuncia dei redditi deve essere giustamente punito.-
Grazie per averci insegnato ad accettare Primi Ministri da barzelletta, donnaioli, bugiardi e corruttori e che, però hanno il diritto di parlare: di famiglia, diritto alla libertà di culto, lavorare in nero e sperare nel compenso del meritato riposo solo in caso che qualcuno riesca a reincarnarsi.-
Grazie per i Tecnici che salveranno la Nave Italia….Grazie per Amministratori Delegati da urlo che possono licenziare e senza che nessuno fiati…..Grazie per le pensioni- baby perché un 65enne dovrà ancora salire sull’impalactura di un qualsiasi cantiere gestito dalla mafia o chissà quale altri imprenditore.-
Grazie per tutto questo che è solo ciò che mi ricordo, ma vi assicuro che la lista dei ringraziamenti è pressoché infinita.-
Ma sappiate che ogni torto è scritto.- Ci vuole solo pazienza e niente vendette.-
Laddove non c’è giustizia non c’è libertà e dove non c’è libertà non c’è pace.-
I nostri nipoti aspetteranno.- I nostri giovani sono pazienti.- Siamo Italiani dopotutto.-
Ma stanno già dicendo che niente viene dimenticato, tutto si paga.-
Roberto Matera Animus Tuus Dominus!
(Il Coraggio è il tuo Signore)
P-S.- Così come ho iniziato a dire all’annuncio di Avvento, desidero ricordare, almeno ai giovani, sperando che leggano: Spiccate il volo, andate appena possibile.- Trovate il coraggio di andare altrove.- Io non sto istigando all’emigrazione, caso mai il contrario.- Andate per imparare.- Non lasciatevi ingannare dai timori di crisi volute e/o immaginarie perché anche questo è un modo per tenere fermo un popolo e soggiogarlo.- Andate e abbiate coraggio.- Poi tornate e arricchite la vostra Nazione.- Ricordate sempre che quello di “Patria” è un concetto ormai vecchio, obsoleto, romantico se volete, commovente.- Ma la Patria è solo il luogo in cui si vive o per scelta o per necessità o perché obbligati dalle circostanze.-
La Nazione è il luogo in cui si nasce e che non si può dimenticare.- E voi, noi, non lo dobbiamo dimenticare.- Mai, per nessun motivo.-
Buon Natale, veramente, buona Attesa.- Lui ci ricompenserà.- Perché Lui non dimentica se noi non ci dimentichiamo di Lui.-