Syros, dicernbre 2007
Carissimi,
eccoci, come ogni anno all’inizio dell’Avvento, per condividere con voi questo tempo di attesa, di gioiosa speranza, di conversione: il Signore viene!
Ci prepariamo a celebrare il mistero del Natale di Gesù, a fare memoria della sua prima venuta nella storia, del grande “si” di Dio all’uomo. Celebriamo anche l’attesa del Suo ritorno, e ciò
significa orientare tutta la nostra esistenza in vista dell’incontro col Signore, fare di questo evento il polo d’attrazione, il faro che illumina i passi del nostro andare, sui sentieri della vita.
Fra queste due venute, si situa la continua venuta del Signore, che ci invita ad accoglierlo e a seguirlo e ci chiama ad essere testimoni della sua presenza nel nostro quotidiano. Ed è contemplando il Suo agire nel dispiegarsi dei nostri giorni, che vi raccontiamo qualcosa del nostro vissuto in questo anno che si conclude.
Noi siamo qui in Grecia, in modo particolare, per invocare dal Signore il dono dell’unità per tutti i cristiani. Ogni passo o anche ogni piccolo segno di comunione fra le Chiese, ci rafforza nel nostro tenere alzati le mani e il cuore verso Colui che solo può renderci “una cosa sola”.
Il 2007 è stato segnato da alcuni momenti importanti per il cammino ecumenico, che hanno beneficiato del positivo riflesso degli incontri fraterni avvenuti alla fine dello scorso anno:
Papa Benedetto a Costantinopoli col Patriarca Bartolomeo e l’incontro, in Vaticano, fra il Papa e
Sua Beatitudine Christodoulos, Arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia.
Di quest’ultimo evento ci è stato donato un “ricordo”. Il Metropolita di Syros, Dorotheo, che faceva parte della delegazione ortodossa in visita a Roma, si è ricordato di noi, sapendoci presenti con la preghiera, e ci ha portato dall’Italia tre belle corone del rosario, che ci ha consegnato personalmente il primo gennaio quando è venuto in cattedrale cattolica per la Giornata di preghiera per la Pace.
Nel settembre scorso abbiamo accompagnato, con la costante invocazione allo Spirito Santo, l’Assemblea Ecumenica Europea che si è svolta a Sibiu in Romania. Era presente il nostro Vescovo, Mons. Papamanolis, in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale greca. Questo appuntamento è stato preceduto per la prima volta nella storia dei rapporti fra le Chiese cristiane in Grecia da un prezioso incontro fra le delegazioni ortodossa, cattolica e protestante.
Ultimamente, a ottobre, il nostro pensiero orante ha seguito l’incontro della Commissione mista per il Dialogo fra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse, che ha avuto luogo a Ravenna e che ha portato alla firma di un documento comune riguardante il tema “scottante” del primato del Vescovo di Roma, il Papa.
Un dono di quest’anno è stato l’intensificarsi delle relazioni coi nostri confratelli Cappuccini. E’ in corso il restauro del loro convento qui a Syros, vuoto ormai da alcuni anni, e di tanto in tanto ospitiamo qualcuno di loro che arrivada Atene per seguire i lavori.
A luglio p. Gabriele, il superiore dei cappuccini in Grecia, è venuto insieme a p. Roberto, il vice provinciale della provincia cappuccina veneta, con alcuni giovani volontari che hanno alacremente e fruttuosamente contribuito al procedere dell’opera. Ogni mattina, molto presto, venivano a pregare con noi e, dopo aver fatto colazione, scendevano al convento per lavorare. Sono stati giorni di fraterna comunione, in letizia tutta “francescana”: frati, clarisse e membri dell’OFS. Ne portiamo un dolce ricordo nel cuore.
A dire il vero portiamo nel cuore ogni incontro. Nell’arco di un anno sono tanti i fratelli e le sorelle che giungono al monastero, soprattutto durante i mesi estivi: laici, sacerdoti e religiosi. Alcuni di loro sono fedeli amici, ma abbiamo conosciuto anche altri Cappuccini, monaci Benedettini Olivetani, fratelli Maristi, Suore di S. Giuseppe, Suore della Santa Croce, sorelle Focolarine.
Una nota particolare del 2007 è stata la condivisione della nostra preghiera e di altri momenti della nostra vita con alcune coppie di sposi che abbiamo avuto ospiti. Una ricchezza grande, una spinta a sostenerci a vicenda nella fedeltà all’amore, un invito ad aprire il cuore affinché tutti vi trovino spazio.
Nell’ultimo periodo dell’anno liturgico il Signore ci ha donato di nutrire il nostro spirito grazie a tre giorni insieme a don Fabrizio, un sacerdote amico della diocesi di Bergamo. Ci ha guidate a riflettere sull’opera di educazione all’amore che Dio compie in noi, come individui e come comunità.
Queste sono alcune istantanee della nostra vita che comprende tutto il resto che ormai conoscete: preghiera, accoglienza e ascolto dei fratelli, studio e lavoro. Un ripetersi costante di azioni e parole, che però ci pare sempre diverso, perché sempre nuovo è lo stupore per l’attenzione, la premura, la gentilezza nei nostri confronti, di tutti coloro che incontriamo quotidianamente qui a Syros o che in qualche modo si fanno presenti, da altre località della Grecia, dall’Italia e dal mondo.
Qualcuno, anche recentemente, ci ha chiesto il senso del nostro essere qui in così piccolo numero. Pensiamo che per essere una presenza significativa non necessariamente occorrano grandi numeri, ma piuttosto il desiderio di rispondere a una chiamata, che comprende anche la sfida della testimonianza cristiana in questo nostro tempo, che ci vede “minoranza” in tanti ambiti.
L’essere solo in tre, stimola la nostra creatività per cercare di vivere con fedeltà il nostro carisma, qui e ora, con lo sguardo proiettato in avanti, fisso su Gesù Cristo, nostra speranza, certe che in Lui, tutti, possediamo la vita.
Vi auguriamo un santo Natale e un sereno Anno Nuovo nella gioia e nella verità del Signore che ci ama.
Le vostre sorelle:
Annarita, Elisa e Stefania