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Quelli che piangono….
 
 
 
“Beati coloro che piangono perché saranno consolati..”  Gli afflitti, i lacrimanti, quelli che hanno schifo di se e pietà del mondo, e non vivono nella supina e ubriaca stupidità della vita comune, e piangono sugli sforzi falliti, sulla cecità che ritarda la vittoria alla luce – perché la luce non può venire dal cielo se gli occhi degli uomini non la riflettono – e piangono sulla lontananza di quel bene infinite volte sognato, infinite volte promesso, eppure sempre più lontano per colpa nostra e di tutti; quelli che piangono sulle offese ricevute, invece di accrescere gli affanni con le vendette, e piangono sul male che hanno fatto e che piangono sul bene che avrebbero potuto fare e non hanno fatto, quelli che non si disperano per aver perduto un tesoro visibile ma spasimano dietro quelli invisibili, quelli che piangono affrettano colle lacrime la loro conversione ed è giusto che siano consolati-
 
“Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati” .- La giustizia che intende Gesù non è la giustizia degli uomini, l’ obbedienza alle leggi degli uomini, la conformità ai codici, il rispetto alle usanza e transazioni stabilite dai più.- Il giusto, nella lingua dei salmisti e dei profeti, è l’uomo che vive secondo la volontà d’Iddio, cioè dell’archetipo supremo di ogni perfezione.- Non secondo la Legge scritta dagli scribi, registrata dalla sottilità dei farisei, ma secondo la Legge semplice e unica che Gesù riduce a un solo comandamento: Ama tutti gli uomini, prossimi e lontani, concittadini e forestieri, amici e nemici.- Quelli che patiscono una continua di questa giustizia saranno sfamati e dissetati nel Regno.- Se anche non riusciranno ad essere in tutto perfetti molto sarà loro condonato per quello che patirono la vigilia.-
 
“ Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”.- Chi amerà sarà amato, chi darà soccorso troverà soccorso.- La legge del taglione è abrogata nel male ma è valida nel bene.- Noi commettiamo di continuo peccati contro lo spirito e questi peccati ci saranno rimessi soltanto se rimetteremo quelli commessi contro di noi.- Cristo è in tutti gli uomini e quel che faremo a loro sarà fatto a noi.- “Quel che farete a un dei minimi in mezzo a voi sarà fatto a me”.-  Se avremo pietà degli altri potremo aver pietà di noi stessi; soltanto se perdoneremo il male che gli altri ci faranno potrà Iddio perdonare quello che facciamo a noi stessi.-
 
“ Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.- Son mondi di cuore quelli che non hanno altro desiderio che la perfezione, altra gioia che la vittoria sul male che da ogni parte ci bracca.- Chi ha il cuore zeppato di voglie matte, di ambizioni terrestri e di tutte le libidini che stravolgono la verminaia che si torce sulla terra, non potrà mai vedere Iddio in faccia, non gli sarà mai dolce naufragare nella sua magnificenza felice.-
 
“ Beati i pacifici perché saranno chiamati figli di Iddio”.- I pacifici non sono i mansueti della seconda Beatitudine.- Quelli non rispondevano al male col male; i pacifici son quelli che portano il bene dove c’è il male, che fermano le paci dove infieriscono le guerre.- Quando Gesù disse ch’era venuto a portar guerra e non pace intendeva portar guerra al Male, a satana, al mondo; al male ch’è offesa, a Satana che uccide, al mondo ch’è un’eterna mischia; intendeva insomma la guerra alla guerra.- I pacifici son quelli, appunto, che muovono guerra alla guerra; i placatori, i facitori di concordia.- L’origine di ogni guerra è l’amore di sé – amore che diventa amore di ricchezze, superbia, del posseduto, invidia di chi ha più, odio per gli umili – e ls nuova legge viene ad insegnare l’odio di sé il disprezzo dei beni che si possono misurare, l’amore per tutte le creature, anche per quelle che ci odiano.- I pacifici che insegnano questo amore, scalzano la ràdica di ogni guerra; quando ogni uomo amerà i fratelli più di se medesimo non vi saranno più guerre, né piccole né grandi, né domestiche né imperiali, né di parole né di mano, tra uomo e uomo, tra casta e casta, tra popolo e popolo.- I pacifici avranno acquietato la terra e saranno chiamati con giustizia figli legittimi d’Iddio, ed entreranno tra i primi nel suo Regno.-
 
“ Beati i perseguitati per amore della giustizia perché di questi è il Regno dei Cieli”.- Io vi mando a fondare questo Regno ch’è il il Regno del Cielo, di quella più alta giustizia ch’è l’amore, di quella paterna bontà che si chiama Dio; vi mando dunque a combattere i sostegni dell’ingiustizia, i livreati della materia, i proseliti dell’Avversario.- Costoro, assaliti, si difenderanno; per difendersi vi offenderanno.- sarete torturati nel corpo, crocifissi nell’anima, privati della libertà e forse anche della vita.- Ma se accetterete di soffrire per portare agli altri quella giustizia che voi stessi cercate gemendo, la persecuzione sarà titolo incontestabile per entrare nel regno che avete, per quel che vi spettava, fondato.-
 
“ Beati quando vi oltraggeranno e, mentendo, diranno di voi ogni male.- rallegratevi ed esultate perchè grande è la vostra ricompensa nei Cieli; chè così prima di voi hanno perseguitato i profeti”.- La persecuzione è specialmente materiale, nel piano fisico, nel piano giuridico e politico.- Vi potranno togliere il pane e la luce del sole e la libertà e l’onore e vorranno spezzarvi le ossa.- Ma non basterà la persecuzione.- Aspettatevi l’insulto e la calunnia.- Non si contenteranno di volervi condannarvi perché volete cambiare gli uomini bestie in santi: costoro, sdraiati nella lordura puzzante dell’animalità, non vogliono a nessun patto uscirne; non si contenteranno di straziarvi il corpo.- Toccheranno anche l’anima: vi accuseranno di ogni turpitudine, vi lapideranno con vituperi e contumelie; e i maiali diranno che siete sudici, gli asini giureranno che siete ignoranti, i corvi vi accuseranno di mangiar le carogne, i montoni vi scacceranno come puzzolenti, i dissoluti grideranno allo scandalo della vostra lussuria e i ladri vi denunceranno per furto.-
 
Ma voi dovrete sempre più rallegrarvi perché l’insulto dei cattivi è la consacrazione della vostra bontà, e la mota che vi buttano addosso gl’impuri è il pegno della vostra purezza.- E’ questa, come dirà San Francesco, la Perfetta Letizia.- …………Tutti i Profeti che parlarono sulla terra furono insultati dagli uomini; lo stesso accadrà a quelli che verranno.- proprio a questo si riconoscono i profeti: quando impillaccherati di fango e coperti di vergogna, passano tra gli uomini, lieti in viso, seguitando a dire ciò che detta il cuore.- Non basta il fango per chiudere i labbri di quelli che devono parlare.- Anche se l’ostinato importuno sarà ucciso non potranno ridurlo al silenzio perché la sua voce, moltiplicata dalle risonanze della morte, si udrà in tutte le lingue e per tutti i secoli.-
 
Con questa promessa finiscono le Beatitudini.-
 
I cittadini del Regno son trovati e contrassegnati.- Ognuno potrà riconoscerli.- I riluttanti sono avvertiti; i pericolanti confortati.-
 
I ricchi, i superbi, i soddisfatti, i violenti, gl’ingiusti, i guerreggiatori, quelli che ridono, i fomentatori di discordie, quelli che non hanno fame di perfezione, quelli che perseguitano e oltraggiano, non potranno entrare nel Regno dei Cieli.- Non potranno entrarci finchè non siano anche loro vinti e mutati, divenuti il contrario di quel che sono oggi.- Quelli che paion beati secondo il mondo,quelli che il mondo invidia, imita e ammira, sono infinitamente più lontani dalla effettiva beatitudine degli altri che il mondo spregia e detesta.- In questo preambolo esultante Gesù ha invertitole gerarchie umane; ora, seguitando, invertirà i valori della vita e nessun’altra rivalutazione sarà così divinamente paradossale come la sua.-
 
 
Questo brano è stato tratto da: “La Storia di Cristo” di Giovanni Papini, nato a Firenze il 9/01/1881 e morto, sempre a Firenze, l’8/07/1956.- Nato e cresciuto ateo in una famiglia modesta nel quale il padre, fieramente garibaldino….dirigeva tutto.- Il suo excursu culturale e formativo è stato sorprendente ma Papini è stato immeritatamente dimenticato, a detta dello stesso Borges, e se chiediamo ai nostri studenti chi è o chi sia stato avrebbero, probabilmente, un attimo di confuso stupore.- Ma non sarebbe, nemmeno in questo caso, colpa loro.- Questo libro, che sopra ho citato , può considersi il suo viaggio all’interno di una conversione che ancora oggi ha il potere di toccare il cuore anche di quelli più duri e fu pubblicato per la prima volta nel 1927, dall’Editore Vallecchi.-
 
Spero di sentirvi al più presto.-
 
“Amor omnia vincit”  
 
Rm/46 oggi 26 settembre a.D. 2012
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