I preparativi per la nuova persecuzione.
Il relativismo non è una categoria della filosofia, ma un cancro che si è sviluppato nella cultura occidentale e che oggi rischia di divorare l’uomo e la società.
Esso é nato dal cuore stesso dell’uomo, attraverso il connubio col Nemico, si è riversato nella società e circola in essa come un veleno mortale.
La negazione della verità, sembra ampliare gli spazi della libertà dell’uomo, mostrandogli un potere assoluto, capace di concepire e quasi di realizzare una nuova creazione, non più monotona e ripetitiva, non più oppressa e soffocata dalla legge morale naturale.
Nessuna verità, nessun vincolo, libertà assoluta capace di creare nuovi valori
Come non scorgere in questo disastro dello spirito l’eco lontana del peccato delle origini?
E’ su questo sfondo che si colloca la lotta contro Cristo e la sua Chiesa
Chi conosce un po’ la storia delle persecuzioni della Chiesa, sa che esse sono sempre precedute da un clima culturale, da sistemi di pensiero intrinsecamente anticristiani.
Le idee producono fatti. Chi ha letto un po’ di Feuerbach e Marx, sa che i loro scritti sulla religione, e sul loro carattere alienante, contengono gli elementi filosofici e culturali per giustificare l’annientamento e la cancellazione della religione.
Il relativismo è la forma culturale,storicamente concreta, intrinsecamente violenta, che non può non riconoscere in chi afferma la Verità, e quindi nella Chiesa, il nemico da combattere e da distruggere ed è il retroterra che ha prodotto, ieri, al Senato, un piccolo mostro giuridico.
Infatti, al Senato è passata la conversione in legge del decreto del governo sulla sicurezza e sulle espulsioni dei cittadini comunitari. All’interno di questa normativa, è stato inserito il divieto di discriminazione per motivi legati alla tendenza sessuale ( oltre a quelli fondati sulla razza, l’origine etnica, la religione, ecc…). La discriminazione può essere punita con il carcere fino a 3 anni.
Siamo arrivati, e non ci sorprendiamo, ad una tappa importante, già preannunciata, in cui la tendenza sessuale, viene a costituire una qualità paragonabile alla razza, all’origine etnica ecc…
e poiché non è possibile affermare che un cinese, per il fatto di essere tale, è in uno stato di disordine interiore, così ( se la legge passerà l’esame della camera) di un omosessuale non si potrà dire la stessa cosa, senza incorrere in un reato.
Uno psicologo che voglia prendersi cura di una persona che, secondo la sua competenza scientifica, si trova in uno stato di disagio, si espone a seri rischi.
Così pure il parroco che voglia leggere e commentare la lettera di S. Paolo ai Romani laddove parla degli omosessuali ( in un paese Scandinavo un sacerdote Anglicano ha scontato tre mesi di carcere
alcuni anni fa, per tale motivo).
Potrà essere considerata una discriminazione il rifiuto da parte dell’autorità ecclesiastica di aspiranti seminaristi che hanno problematiche legate alla sessualità. Così pure le agenzie cattoliche che, occupandosi delle adozioni, si rifiutassero di esaminare le domande presentate da coppie omosessuali.
Così pure il proprietario di un immobile che non volesse affittare ad una coppia di lesbiche.
Ogni accenno alla differenza naturale e abissale tra il legame di unione tra un uomo e una donna e quella tra due persone dello stesso sesso dovrà essere abrogata e i programmi scolastici si dovranno adeguare.
La legge si incaricherà di formare il costume. La norma renderà norma-le ciò che è la negazione più chiara della verità. I film e i telefilm esalteranno i nuovi modelli, mostreranno la bellezza della famiglia gay e la miseria e le ipocrisie della famiglia tradizionale.
Il padre che rimprovererà il figlio perché accetta la corte del compagno di classe potrà essere messo alla gogna.
La famiglia non esisterà più come una realtà definita dalla natura e dalla realtà delle cose e poiché essa è la cellula fondamentale della società, non è esagerato definire la cultura che la vuole distruggere il cancro spirituale.
Il percorso è iniziato da tempo ed esso troverà sulla via,il grande ostacolo della voce della Chiesa.
La storia tremenda di cui i protagonisti e forse,le vittime, saranno i nostri figli, è iniziata da tempo e sembra procedere speditamente verso l’abisso in cui il demonio vuole condurla.
Siamo in apprensione, ma non abbiamo timore perché sappiamo a Chi abbiamo creduto ed è necessario, come affermava PaoloVI , che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia.
7 Dic 2007
Carlo M.